La lista civica nazionale Per il Bene Comune è nata per liberare le risorse del paese dalla gabbia delle clientele partitiche.
Purtroppo, dopo tanti anni di allontanamento da metodi democratici e dalle necessità del popolo, la degenerazione dei partiti e delle loro oligarchie è diventata irreversibile. Oggi i partiti fingono di litigare tra loro per non dover affrontare il problema dell'enorme potere raggiunto dalla grande finanza e dalla criminalità organizzata che governano le banche, la droga, i piani regolatori, gli inceneritori, le turbogas ed i fiumi di denaro pubblico che alimentano le loro speculazioni.
La lista nazionale Per il Bene Comune ha lavorato e lavora per unire tutti i movimenti, le associazioni e le vere liste civiche; non quelle “trappola” create dai partiti per carpire con astuzia il voto di quanti hanno già capito che, essendone tra le cause principali, questi partiti non possono essere il rimedio dei problemi del paese e delle varie comunità locali.
Per queste ragioni noi non vediamo alcuna differenza tra le clientele e le cordate di affaristi che marciano dietro il centrodestra da quelle che marciano dietro al centrosinistra, ed invitiamo gli elettori a non partecipare o ad annullare la scheda (scrivendo “Viva la Costituzione”) al ballottaggio.
Un'altra buona ragione per non recarsi ai seggi è quella di boicottare il Referendum, organizzato contro il principio costituzionale del voto “uguale, libero e segreto” per fabbricare voti falsi da regalare al partito che arrivasse primo alle elezioni (potrebbe anche avere ad esempio solo il 25% dei voti, “perfezionando” così il Piano di Rinascita di Licio Gelli) e dargli la maggioranza dei parlamentari.
Non votare (o annullare la scheda) al ballottaggio ed ai referendum del 21 giugno è una sacrosanta protesta, un voto utile a liberarci dal peso parassitario di questi partiti e delle loro clientele.
Ufficio Stampa
"Per il Bene Comune"
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